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L'angolo della poesia (non è un messaggio subliminale).

31 Luglio 2008

Quel tuo sorriso

un po’ lontano

il gesto lento della mano

con cui mi accarezzi i capelli

e dici: vorrei averli anch’io così belli

e io dico: caro sei un po’ matto

e a letto

svegliarsi col tuo respiro vicino

e sul comodino

il giornale della sera

la tua caffettiera

che canta in cucina

l’odore di pipa che fumi alla mattina

il tuo profumo un po’ blasé

il tuo buffo gilet

le piccole cose che amo di te.

 

Quel tuo sorriso strano

il gesto continuo della mano

con cui mi tocchi i capelli

e ripeti: vorrei averli anch’io così belli

e io dico: caro me l’hai già detto

e a letto

stare sveglia sentendo il tuo respiro

un po’ affannato

e sul comodino il bicarbonato

la tua caffettiera che sibila in cucina

l’odore di pipa

anche la mattina

il tuo profumo un po’ demodé

le piccole cose che amo di te.

 

Quel tuo sorriso beota

la mania idiota di tirarmi i capelli

e dici: vorrei averli anch’io così belli

e ti dico: cretino, comprati un parrucchino!

e a letto stare sveglia a sentirti russare

e sul comodino

un tuo calzino

e la tua caffettiera che è esplosa finalmente, in cucina!

la pipa che impesta

fin dalla mattina

il tuo profumo di scimpanzé

quell’orrendo gilet

le piccole cose che amo di te.

 

(Le piccole cose che amo di te – Stefano Benni)

 

LdC

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  1. an(n)agrammatica :) in effetti è un profluvio, sono ispirata e fondamentalmente ghè un cassu a lavurà! …se non approfitto per dire quello che ho da dire, quando mi viene da dirlo, poi mi passa :(

  2. Anche io ci avevo pensat, ma lui ha una badante e una convivente che ci vedono, quindi le schedine gliele controllano loro XD

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