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Alcune cose che so: perdere peso con ShapeUp.

21 Novembre 2011

Ne ho parlato un po’ a macchia di leopardo, poi mi son stati chiesti dettagli e informazioni, quindi ho pensato di scriverci un post.

Alla fine dell’estate, vuoi che siamo stati in montagna a scofanare cinghiale da mane a sera, vuoi che il trasloco -che fa dimagrire tutti- ha solo contribuito ad aumentarmi l’appetito, mi sono ritrovata con (almeno) 5kg da smaltire. A trentacinque anni, sembra banale, ma il metabolismo è già un po’ più difettato di quando se ne hanno venti e infatti, se un tempo mi bastava stare leggera a cena una sera per perdere subito un kiletto acquisito magari da una settimana di stravizi, adesso per perdere l’equivalente mi serve una settimana a stecco, come si dice dalle mie parti.

Chiariamo subito un concetto: nel regime alimentare non esistono formule magiche o metodi infallibili, esiste solo la buona volontà e l’applicarsi. Come in tante cose della vita, a pensarci bene. Quindi l’app di cui vi sto parlando non è l’unto di tutti i mali, ma solo uno strumento che a me è servito: principalmente è stato il mio impegno costante a fare tutto.

In pratica ShapeUp è un’applicazione per iPhone che, una volta inseriti i propri dati fisici ed anagrafici e principali indicazioni sullo stile di vita, calcola automaticamente quante calorie servono per raggiungere l’obiettivo di peso che noi stessi indichiamo. Sempre su questa base fa un calcolo del tempo e di come le calorie debbano essere ripartite, fra proteine, grassi e carboidrati. Grazie a un database di 20.000 alimenti (a volte inseriti in inglese, quindi se non trovate gli spaghetti di riso, ad esempio, cercate noodles) ci mette in grado di prendere nota di quanto e cosa ci alimentiamo durante una giornata. Parimenti possiamo inserire l’attività fisica, che permetterà di scalare le calorie corrispondenti, aumentando così il “budget calorico”. Si può aggiornare tramite iPhone, ma anche dal proprio computer, semplicemente sincronizzando le due modalità (è una funzione dell’app).

Lo so che non ho inventato l’acqua tiepida, ma questo rito del segnare le calorie alla fine di ogni pasto, per quanto mi riguarda ha come fatto scattare un meccanismo mentale che, raggiunto il momento ShapeUp, comunicava al mio cervello che il pasto era finito veramente. Una sorta di condizionamento, chiamatelo un po’ come vi pare. Finito quindi di registrare i dati, potevo alzarmi da tavola senza desiderare il cioccolatino, il pezzo di pane, ecc… Chiaro, non fa tutto lui e in questi mesi ho dovuto stringere i denti, imparando però che alcune cose si possono sgranocchiare senza grossi sensi di colpa e, viceversa, certi cibi che pensavo ipocalorici, in realtà ne hanno quanto un bicchiere di Spritz (e allora vai di Spritz, dico io!).

Oggi sono a circa -6kg dalla data di inizio, cioè dal 1° settembre scorso, considerando che non sempre riesco a non sgarrare perché almeno due volte la settimana sono a cena fuori. Il consiglio che mi sento di darvi è: perseverate. Anche nella compilazione quotidiana: non rinunciate solo perché quel giorno avete ingurgitato 2000 calorie contro le 1200 che il sistema vi suggeriva… semplicemente perché esse vengono registrate e l’app vi fa una statistica della media settimanale, quindi se oggi fate 2000, ma tutto il resto della settimana siete “bravi”, alla fine la media (e la bilancia) vi premieranno comunque.

A me manca solo 1kg prima dell’inizio delle feste natalizie (e relativi bagordi)… app o non app, sono debole e umana e francamente non vedo l’ora.

LdC

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