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Cose che non ti dicono sulla Dobbiaco-Lienz.

5 Luglio 2010

Rieccomi, pimpante e per nulla dolorante, dopo l’avventura su due ruote da Dobbiaco a Lienz! Che spettacolo la montagna d’estate, mi sembrava di adorarla da tempo immemore e infatti, come ho posato gli occhi sul verde dei prati e sulle mucche placidamente sdraiate, ma soprattutto come ho posato le mani sul maiale patate e porcini, mi è tornato tutto in mente in modo automatico: se ho trascorso i miei primi vent’anni di vita in ferie in Alto Adige, un motivo ci sarà (il mio dna, probabilmente).
E così ho un po’ di informazioni per chi le ha chieste e vado testé a condividerle.
 

  1. La facilità. Il percorso è adatto a grandi e piccini e non preoccupatevi se non siete degli esperti ciclisti: con un minimo di buona volontà ci si arriva in fondo.
  2. La bellezza. Attraverso pascoli e boschi; costeggiando fiumi e piccoli paesi, una meraviglia di seguito all’altra si pareranno davanti a voi, rendendo il percorso per nulla noioso.
  3. La respirazione. Cercate di respirare con il naso o mangerete un sacco di insetti. Si trattengano i logorroici.
  4. L’allenamento. Alla sottoscritta è stato sufficiente andare e tornare dall’ufficio per un paio di settimane, per evitare il famoso male al fondoschiena tanto temuto. Allenamento minimo e grande soddisfazione.
  5. La comodità. Dall’inizio alla fine è tutto rigorosamente e teutonicamente organizzato: prelevate la bici a San Candido e la lasciate a Lienz.
  6. La relativa economia. Il noleggio bici costa 16+4€ totali ed è impeccabile: ci sono sei stazioni lungo il percorso, pronte per qualsiasi evenienza. Il servizio ferroviario, che invece lascia un po’ più a desiderare, costa 8€ a persona (12€ per chi ha la bici al seguito).
  7. L’italianità. Ricordate la legge matematica: quanto è più numeroso il gruppo, tanto è più alta la possibilità che si tratti di italiani. Quanto più si tratta di italiani, tanto è più alta la possibilità che l’intero gruppo vacanze si fermi –tutto quanto- dopo una curva.
  8. L’infanzia. Trattandosi di percorso estremamente facile, è pieno di famiglie con bambini che sanno fare il proprio mestiere di bambino e genitori che sanno molto poco fare il mestiere di genitori.
  9. La regola del temporale alle 17.00. E’ vera, per cui organizzatevi per tempo.
  10. Lo shopping. Il signor Loacker, saggio imprenditore, ha trasformato una piccola baracchina di sosta in uno spaccio di circa 1000mq al piano terra dell’azienda. Ve lo consiglio se desiderate provare gusti di wafer che qui non abbiamo mai visto.

 
Per qualsiasi altra curiosità sono a vostra disposizione!
LdC

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