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Dieci, cento, mille spiagge dei Conigli!

25 Agosto 2010

Che sono stata in ferie a Lampedusa, lo sapete già.
Che sono stata bene, che ho sontuosamente mangiato e riposato, lo sapete già.
Sapete anche che mi sono abbronzata e che ho letto un sacco (almeno per la media degli ultimi tempi).

Non avete ancora una mia impressione generale né informazioni tecniche sull'isola, consigli, raccomandazioni, perché devo ancora scriverle, ma prima devo scrivere un vademecum su Londra, che la mia amica Francesca parte fra poco ed è già in crisi perché non sa in quale negozio entrare per primo.

Però, una cosa sulle spiagge di Lampedusa, ve la voglio dire: Cala Croce o Creta, Mare Morto, Cala Francese o qualsiasi angolo vagamente assomigliante al piatto si sia riusciti a strappare alla scogliera, è nato uno stabilimento balneare o qualcosa di molto simile. Il che può andare benissimo se non fosse che tutti questi nomi, che a molti suoneranno famigliari, sono uniti da un comune denominatore: la sporcizia.
Non esiste angolo remoto dove i tabagisti non abbiano abbandonato cicche spente, i golosi qualche cartaccia alimentare e i più emotivi vari scarti biologici sui quali non desidero soffermarmi.

Tutte, tranne una. La meravigliosa Spiaggia (o Isola) dei conigli, amena e sufficientemente irraggiungibile meta di chi vuole godere di un angolo di paradiso con mare cristallino, sabbia bianca e metri e metri di bagnasciuga alto al massimo trenta centimetri. Da me definito su Facebook i Caraibi, coi Cesaroni a fianco.
(ahimè, i vicini di ombrellone non si possono scegliere)

Questa spiaggia è così immacolata perché i volontari di Legambiente la preservano da ogni bruttura, restituendola ogni sera alle 19.30 alle reali proprietarie: le tartarughe, che se la godono in esclusiva fino alle 8.30 del mattino successivo, quando nuovi predoni arrivano all'assalto del loro territorio.
Ma ci sta, così regolamentata la spiaggia funziona meravigliosamente.

La Spiaggia dei conigli è ora in pericolo, perché quest'anno il comune di Lampedusa ha affidato il servizio noleggio ombrelloni e bar in violazione della legge e senza il necessario accordo con l'Ente gestore della Riserva e la Regione Siciliana, favorendo l'occupazione abusiva del demanio regionale (qui il testo integrale, dal volantino ricevuto nelle mie stesse mani).

Siamo lontano, è vero, ma che ne dite o silenti lettori di fare un po' di passaparola affinché si sparga la voce?
Conto sulla vostra intelligenza, ma soprattutto sul vostro cuore!

LdC
(e andateci prima o poi, perché davvero è un paradiso)

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