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LdC economia e finanza.

7 Maggio 2007

Non importa scomodare menti illustri per sapere che la maggior parte delle forme di risparmio comincia dalle piccole somme. Fior fiore di esperti ci dispensano ogni giorno consigli su come gestire con avvedutezza le spese in modo da poter disporre, prima o poi e senza enormi sacrifici, di capitali più o meno ingenti, da poter far fruttare in qualche modo. Quelli che Francesco Carlà chiama i buchi neri sono molte spese ricorrenti, tipo il caffè al bar ogni giorno – il famoso effetto cornetto – le troppe riviste, lo shopping impulsivo e compulsivo, eccetera che, se riuscissimo ad evitare, ci permetterebbe di accantonare del denaro che fondamentalmente gettiamo all’aria. Esempio pratico (fonte Finanza World): 5 caffè al giorno sono più di 1500 caffè all’anno, cioè 1500 (o più) euro, sempre all’anno: 1500 euro all’anno, investiti all’8% per 40 anni, considerando l’aumento del prezzo del caffè al bar prevedibile in 40 anni e medio, significa portare a casa (oppure buttare via, a scelta) quasi 3.000.000 di euro.

 

Per ora i buchi neri maggiormente conosciuti sono:

 

1 Shopping

2 Caffè al bar

3 Sigarette

4 Riviste cartacee

5 Trading ossessivo

6 Scommesse (mi permetterei di aggiungere lotterie)

 

L’ottimo Carlà continua: se siete riusciti a scoprire i vostri buchi neri e a neutralizzare l’effetto cornetto, allora siete pronti per la fase due. La prima cosa da fare, è provare a mettere via dal dieci al venti per cento di quello che guadagnate ogni mese. Se guadagnate 24.000 euro all’anno, potreste risparmiare un po’ più di 300 euro ogni trenta giorni. "Mica facile, ma possiamo provarci. E poi cosa dobbiamo fare?". Per dodici mesi mettete questi soldi in un conto corrente a zero spese, e alla fine dell’anno avete circa 4000 euro da investire [per il resto dell’articolo, interessantissimo peraltro, cliccate qui].

 

Personalmente sono riuscita ad abbattere i costi del punto numero tre, le sigarette, che calcoli alla mano, mi hanno fatto risparmiare ben più di 3.000 Euro in tre anni. Ma non sono ancora contenta: è aumentata l’ICI, vorrei iscrivermi all’Università, devo pagare delle spese condominiali che neanche alla Trump Tower e desidererei anche permettermi una vacanza decente, ad agosto.

 

Come fare? Tagliare ulteriormente le spese futili che attualmente sostengo, of course. Cominciando dal cellulare, of course. Per esempio non rispondendo più a certi sms che offendono la mia intelligenza, tipo vedo che la cover band non ti ha ispirata, oppure che minano la mia già scarsa pazienza nei confronti del genere umano, tipo complimenti per la pioggia, ero stanco e mi sono dimenticato di ringraziarti.

 

Andate.

Ufficialmente.

A.

Quel.

Paese.

(per amor del mio bilancio, è ovvio)

 

LdC

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  1. Deb, in certi casi particolari bisognerebbe tassarle però. Non ne convieni?

    Liz, io dico basta sperperare denaro e disponibilità emotiva. Saranno 15€cent alla volta, ma da qualche parte bisogna pur cominciare!

  2. E’ verissimo quello che hai detto nel post, anche io dovrei risparmiare un pochino di +, in questi gg ci sto provando…. in previsione delle vacanze di agosto… speriamo che conti qlc…. intanto io non fumo e non bevo caffè, però fare acquisti mi piace molto…. ;-)) cmq detto fra noi… è il cell quello che mi rovina…!! Luna

  3. Sì, ma se io comincio a rinunciare allo shopping disordinato, al caffè al bar, alle riviste, al poker con gli amici, alle spese incontrollate e un po’ stupide, al fare in continuazione regali inutili alla mia ragazza, al comprarmi l’ennesimo completo gessato (anche se ne ho già qualcosa come un ventina), al [inserire altra piccola cosa gratificante qui]… insomma, se comincio a rinunciare a ‘ste cose, la mia vita comincia a sembrarmi in fretta una gran rottura di palle.

  4. Alessandro Manzoni diceva che bisogna saper leggere anche il bianco. Possibile che il mio post sia così criptico? Per la cronaca, nemmeno io risparmio più di tanto: con quel che spendo in Spriz-dopo-ufficio potrei risanare il debito pubblico di qualche micro staterello.

  5. Io, che un po’ sono formichina, qualcosa sono riuscita a mettere via, tanto che conto di cambiare macchina all’inizio dell’anno prossimo.

    Certo che poi uno può dire: “e che hai risparmiato a fare se ti bruci tutto in una volta sola?”

    Peccato che la macchina mi serve e non posso più rimandare :(

  6. (sempre fuori tema, tanto per cambiare… ma un giorno o l’altro lascerò un commento che c’entri qualcosa con i tuoi post. Lo prometto!)

    qui ormai si linkano cani e porci, eh? ;D

    grazie, comunque. Cercherò di esserne degno. (?)

    (adesso vado sul mio blog e rispondo a quel che m’avevi scritto là)

  7. Eliseth, la macchina è una spesa necessaria (a meno che non lavori a cento metri da casa!). Carlà si riferisce a quelle cose che è possibile evitare come, ad esempio, le sigarette. E lo so che fumare è un vizio ma anche un piacere, non me ne vogliano i fumatori se ho rinunciato senza problemi e senza rimpianti (non solo per questioni economiche). E’ vero che i piaceri nella vita sono pochi, ma scadere nel superfluo è un attimo. Anzi, personalmente, dopo quattro vestiti primaverili praticamente uguali, direi che nel superfluo ci sguazzo già da un paio di settimane.

    Massimo, qua si può andare off topic serenamente, quindi sentiti libero di usare i commenti come meglio credi. (categoria cane o porco, per curiosità?)

  8. Il cellulare è forse la più insidiosa fra queste spese.

    va detto che se tutti iniziassimo a risparmiare in questo modo su questo tipo di spese l’economia ne subirebbe delle conseguenze…

    pat

  9. cane, decisamente più cane. Di lì proprio non si scappa. Non è che puoi cavare sangue da un rapanello.

    Porco, poi, lo divento col tempo, quando prendo confidenza e inizio ad allargarmi.

    D’altra parte sono un maschio, non è che da me ci si possa aspettare chissà cosa.

    A parte portare le borse dello shopping e svitare i tappi delle bottiglie dell’acqua, intendo.

  10. Pat, comincio a risparmiare dal cellulare proprio perchè sto tramando al fine di sovvertire l’ordine dell’economia e tornare ad una sorta dell’età della pietra, uno stato primordiale ove un uomo, per dimostrarmi il suo interesse, non dovrà approfittare della mia pazienza e della mia ricarica Tim, bensì dovrà unicamente darmi una mazzata in testa e trascinarmi via per i capelli :o)

  11. Carlà parla bene, ma c’è poco da fare.

    Solo con una casa di proprietà si può cominciare a risparmiare qualcosa, senza questo presupposto è solo una moderna vita di stenti.

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