il cielo è sempre più blu

Corsi e ricorsi.

16 Marzo 2012

Questa settimana sono stata a due workshop: al primo come docente, al secondo come allieva.

Mi piace continuare a imparare e, giuro, studierei molto di più se non fosse che mi manca il tempo ma soprattutto che faccio molta più fatica di quando la mente era allenata a farlo tutti i giorni.

Ho ripreso con molto piacere i corsi di dizione e lettura espressiva di Margaret Collina e, proprio ieri, abbiamo iniziato con la prima lezione. Dopo i vari propedeutici, base e avanzato, lettura del comico, giallo, dialogo, monologo (e non esiste un corso di Margaret che non farei, quindi potrei arrivare a nominarli praticamente tutti!) questa volta si tratta di “Lettura di fiabe ai bambini”.
Oibò, direte voi, questa con la sindrome di Erode cosa vuole dai nostri bambini?

Non preoccupatevi, non li mangerò.
(seppur comunista e pertanto desiderosa di farlo)

Ho pensato di dedicarmi a queste lezioni perché, specie nei periodi in cui lo faccio spesso per presentazioni mie o altrui, ho notato che perdo un po’ la magia della lettura ad alta voce, che diventa un’azione meccanica e, seppur io cerchi di eseguirla comunque al meglio delle mie possibilità, mi rendo conto che diventa un po’ come timbrare il cartellino. Oh, ci son dei cartellini peggiori da timbrare, sia chiaro!
Semplicemente volevo dare del valore aggiunto alla mia professionalità o presunta tale.

Pare infatti, si dice, si mormora, che i bambini siano gli ascoltatori più esigenti poiché senza filtro alcuno e, se la performance non piace, semplicemente si alzano e se ne vanno. Non so quante occasioni avrò per esibirmi di fronte a loro, ma ho deciso di prepararmi in questo, che dovrebbe essermi d’aiuto anche con gli utenti adulti e magari un po’ più delicati nel farmi capire l’eventuale noia che posso provocare.

Per la prossima volta devo allenarmi con Il gatto con gli stivali, ci sarà da ridere.

LdC

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  1. ammetto che ignoravo l’esistenza di un corso apposta per “imparare” a leggere… pensavo fossero cose da attori e teatranti, con poco o niente a che fare con tutto il resto dell’umanita’. ma ora che lo so sento un urgente bisogno di frequentarne uno…!!

  2. Leggere ad alta voce non è come recitare perché non impari proprio tutto, tuttissimo, a memoria. Però è comunque impegnativo ma soprattutto regala tanta soddisfazione (io registro anche audiolibri per non vedenti, come volontariato). Se sei a Bologna e ti va di imparare, ti consiglio di cuore il corso di Margaret: per me è la numero uno!

  3. grazie :) il problema e’ che ora vivo all’estero… mi sa che deve rimanere un sogno nel cassetto, a meno di trovare qualche “workshop – tutto in un weekend” :) – ps. bella questa storia degli audiolibri, complimenti!!!)

  4. cara Daniela,
    leggo solo ora questo bellissimo post e ti ringrazio.
    Il corso è finito da un po’ e con ottimi risultati!
    Chissà se riuscirò ad uscire dalle pastoie burocratiche in cui mi trovo e a organizzarne altri per il prossimo anno?
    Un abbraccio…ad alta voce….

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