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Matrimonio all’inglese.

3 Luglio 2012

Sì, lo so, ero partita leggermente prevenuta. Sì, lo so, avevo detto che mi sarei annoiata perché non conoscevo nessuno, perché il mio moroso sarebbe stato impegnato tutto il tempo e poi era così lontano, così complicato, così caldo e no, non ne volevo mezza di trascorrere il week end lontano dai gatti e alla fine invece come sempre quando parto prevenuta, devo lanciare qualche manciata di ceci per terra ed inginocchiarmici sopra.

Il mio grosso grasso matrimonio inglese, alla fine si è rivelato una delizia. E’ stato senz’altro caldo, è stato senz’altro faticoso a causa della distanza e Lorenzo ha avuto senz’altro il suo da fare, ma l’atmosfera così warm and friendly alla fine mi ha fatto stare bene. Poi, c’è questa cosa che io ignoravo completamente, che gli inglesi hanno una regola e lo sposo, il testimone e il padre della sposa devono tenere uno speech, un discorso.

Roba che noi italiani -che sembriamo così amichevoli e aperti, ma alla fine siamo amici di tutti e di nessuno- piuttosto che ammettere pubblicamente cose tipo Sei il mio migliore amico e ti voglio bene, oppure Sono un padre orgoglioso e fortunato, oppure dichiarare davanti a tutti l’amore per la propria moglie, dico piuttosto ci faremmo ammanettare e rinchiudere in una segreta per la vergogna. Mi sono immaginata ipotetiche nozze mie e, fra mio padre e Lorenzo, non so chi dei due si vergognerebbe di più (forse mio padre, che noleggerebbe uno stuntman per l’occasione). Invece gli inglesi, che sono tacciati da tutti come un popolo freddino e molto restio alle manifestazioni affettuose, forse smaniano meno per le cavolate come noi, ma quando è il momento di dirsi le cose come stanno, quelle importanti, non si tirano indietro. Mi piace questo loro essere diretti, glielo invidio molto perché neanche io sono tanto capace di dire alle persone quanto tenga a loro.

Quindi assolutamente thumbs up per tutto, W gli sposi… e non aspettiamo un matrimonio all’inglese per dirci quanto ci vogliamo bene!

LdC

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  1. L’unico problema con i matrimoni inglesi (o almeno con quelli a cui ho partecipato io) è che le bevande te le devi pagare da te. Ho speso l’iradiddio…

  2. Mi sono accorto che non ho difficoltà ad esprimere sentimenti di stima e affetto verso le persone che apprezzo. Trovo molto più difficile far capire a qualcuno che non mi va di averci a che fare perché mi sta sulle balle!

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