Senza categoria

Chiamare le cose con il proprio nome.

21 Ottobre 2008

Vabé che mi sono stati richiesti "post che siano glamourosi, servazzi, ironici, intelligenti e con quell’amaro di fondo" ma forse mi son fatta prendere la mano.

In attesa della replica di Vanity Fair alla mia e-mail piccatissima sulla squallida spoilerata di Fiamma Satta nell’ultimo numero (bello non aver problemi più grossi, eh?) ho pensato a questa cosa.

I giornali ci propinano ormai da un anno tondo la disavventura di Meredith, il famoso giallo di Perugia. A parte chiedermi: a) se vittima e presunta assassina non fossero state due gnocche saremmo ancora qui a parlarne? e b) è possibile che a parità di chiarezza di prove e accuratezza di indagini alcuni li beccano subito e altri si passano anni a menare il can per l’aia?

Dicevo, a parte farmi queste lecite domande, desideravo complimentarmi vivamente con i giornali e telegiornali che hanno definito rito sessuale (al quale la povera Meredith non avrebbe voluto sottoporsi) il motivo scatenante della carneficina nella villetta.

Ora, siamo fra gente adulta che si sciroppa da mane a sera i vostri servizi sulle tette debordanti di Melita Toniolo alla Talpa o della Carfagna ai tempi d’oro sul calendario, su Britney Spears che non porta le mutande, sul divorzio di Madonna che non ciulava da un anno e mezzo, particolari scabrosi della vita di Vladimir Luxuria in diretta da Cayo Paloma e non vogliamo chiamare le cose con il loro nome?

Ma perché girarci intorno e fare i finti moralisti? Il movente del delitto è stata UN’AMMUCCHIATA.

LdC

Only registered users can comment.

  1. ho capito solo ora il senso del trenino

    “non so’ più er ghepardo di una volta. sarà sto bbuco nell’azoto”

    (cit.)

  2. Questa mattina ho visto un servizio al tg dove la nostra polizia scientifica faceva una figuraggia su scala mondiale per il modo balordo in cui erano state effettuate le rilevazioni sul luogo del delitto. E’ una storia che cresce e si autoriproduce, non ne posso più neanche io. Idem per la povera chiara uccisa dal fidanzato che si è pure laureato. E basta!

  3. Ciao! Mi è venuto in mente ora che mi avevi chiesto quale fosse l’hotel di Londra in cui sono stata.

    Bè, l’hotel è un 2* in zona King’s Cross (Argyle square) e si chiama MacDonald.

    L’ho scelto partendo dal presupposto che a Londra le stelle contano poco e che gli hotel, anche se costosi, sono tendenzialmente con camere claustrofobiche e zozzini…quindi perchè spendere tanto? :-)

    In questo abbiamo speso 100 euro a notte per la tripla, la camera era graziosa per gli standard (i mobili erano tutti coordinati, le tende con motivetti simpatici e le pareti color salmone), la moquette pulitissima, il personale davvero stragentile e la colazione più curata del solito.

    La prenotazioen l’ho fatta su venere.com!

    Se hai bisogno di altro non farti scrupoli!! :-)

  4. ahah un’orgia…..diciamola tutta!!!

    ohhh la DANI iniziata a Venere.com?

    da quando Giuls me lo ha fatto scoprire anni orsono….prenoto e faccio prenotare tutto li sopra!

  5. Insomma insomma… ;)

    C’è comunque da dire che con due bei “gioini” come Guede e Sollecito, vien facile dir di no all’orgia…

  6. ti dò un’idea: apri un gruppo su feibuk contro fiamma (magari anche contro fabio e fiamma) a meno che non ci sia già (probabile)

  7. Ehm, sul mio blog non si può fare copiaincolla… ‘ndo vado?

    con Firefox sul PC/Mac o sul Mac con Safari si può fare…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.