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Non avremo lo stesso orizzonte, ma tutti viviamo sotto il medesimo cielo.

1 Marzo 2011

A volte mi si chiede come mai, pur non facendo parte del cosiddetto precariato, mi prenda regolarmente a cuore le questioni che lo riguardano. A questa domanda rispondo sempre che nel mondo di oggi si è precari in tanti modi diversi. In questo caso, la precaria unità d'Italia come nazione, ha colpito anche i lavoratori "privilegiati".

Tanto si è detto e tanto si è discusso, chi era favorevole e chi contrario a festeggiare il 17 marzo. Secondo voi, alla fine chi ha vinto? Leggete questo Decreto del 18 Febbraio 2011 e lo scoprirete. A chi non ha voglia di sciropparsi tutto quanto posso riassumere che "al fine di attenuare l’aggravio economico per le imprese, è stato deciso che per il solo 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per il 4 Novembre, che solo per quest’anno non esplica i predetti effetti, si applicano alla nuova festa nazionale. Pertanto nella busta paga del mese di Novembre non verrà corrisposta per la festività del 4 Novembre la quota giornaliera di retribuzione in aggiunta al normale trattamento retributivo, in quanto la festività risulterà effettivamente goduta il 17 Marzo 2011".

Spero che sia chiaro che il problema non sta nella giornata di lavoro in più o in meno, ma per l'ennesimo contentino dato ai soliti. E perché trovo abbastanza antitetico e singolare come un "fatto d'orgoglio padano" vada a incidere sulla Nazione intera, in una ricorrenza che alla Lega non dovrebbe nemmeno interessare.

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LdC

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  1. Hai sentito che vogliono fare pure la festa padana, adesso? Fine maggio, se non sbaglio, solo per la  Lombardia. Incredibile…

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