up close and personal

Dove eravamo rimasti?

25 Luglio 2015

Oggi su Instagram, una ragazza che mi segue, mi ha chiesto di scrivere un post sull’amore, di quelli che sai scrivere tu… una bella responsabilità, visto che ultimamente me ne intendo di sentimenti come di fisica quantistica (tuttavia sono entrambi argomenti che mi appassionano, non lo nascondo).
Posso scrivere d’amore in senso molto lato, dell’amore del tipo che non serve essere corrisposti, perché è quell’energia che ogni giorno cerco di pomparmi letteralmente nelle vene, attraverso tanti piccoli gesti d’amore nei miei stessi confronti.

Questo non significa che sia un periodo brutto, anzi. Non ho mai frequentato tante persone e tante situazioni diverse e, tra l’altro, i tarocchi e Paolo Fox mi preannunciano un prosieguo di 2015 veramente col botto, sarà ma io son qui con un cocomero che non entra in frigo e che mi trascino da una sedia all’altra senza sapere dove metterlo, un po’ in senso metaforico ma anche un po’ in senso letterale. Sarà anche che fa caldo, sarà che devo andare tutti i giorni a #Castelcoso, sarà che ho dovuto ammettere di aver dato valore a una persona che non mi dava valore e rinunciare mi ha prosciugato molta energia, sarà che dormo male, che rischio di cadere dal letto e mi sveglio con la cervicale, sarà che i gatti sono a dieta, saranno le partite a trendsetter col morto, sarà Windows XP o la mezza maratona a cui non parteciperò (ma ho già trovato un ottimo compagno per la staffetta 10+10) e insomma, sarà tutto quel che vi pare, ma io non penso di fare il botto ad agosto, se non quello delle bottiglie che stapperò numerose con Michela e Angelo.

Che poi è questo il punto: fare di necessità virtù. E se il botto non avverrà, va benissimo quello della bottiglia, troverò un modo per far fuori entrambi, cocomero e #Castelcoso, mi allenerò se pioverà e correrò 10k anziché 21, ma intanto ho qui delle scorte sufficienti di amici, alcol e giorni di ferie, un pizzico di tranquillità, un eccellente cat sitter, varie lavatrici da stendere, un cappello texano a stelle e strisce e la voglia di trasformare tutto questo in un sacco di bei ricordi.
(cos’è questa spinta? Sarà che le bacche di schisandra fanno bene davvero?)

Stay comunque tuned, che ho quasi pronto il post su Memphis.
LdC

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