Senza categoria

Semplificare le cose difficili.

2 Maggio 2007

Voi che frase utilizzate per dire a qualcuno che non siete più interessati a frequentarlo? Avete un cavallo di battaglia che riciclate di storia in storia oppure andate a braccio, inventando lì per lì? Siete quel genere di persona che si prodiga in gradevoli spiegazioni e arabeschi di parole come stare con te mi è piaciuto ma il tempo è scaduto e non torna mai più oppure siete di quelli specializzati in prodigiose sparizioni, che in fondo è sempre la tecnica migliore?

 

Per quanto mi riguarda, dopo anni di onorata carriera ho mandato in pensione l’ormai logoro ci sono differenze che completano e altre che allontanano, quelle tra noi sono del secondo tipo e, in pieno accordo con il proverbio che dice il bel tacere non fu mai scritto, ho semplicemente imparato ad eclissarmi. Lo so che non è bello, che è da codardi e che quando tocca a noi dà fastidio. Sarà anche tutto questo ma io quelli che vogliono sapere il motivo, quelli che-me-lo-deve-dire-in-faccia, penso abbiano sempre sottovalutato l’enorme impatto emotivo che questo genere di chiarimento comporta: già mi stai facendo capire inequivocabilmente che ti sono sceso per una braga, sono dunque così autolesionista da voler conoscere nel dettaglio la spinta che ha dato origine a questa tua scelta? No grazie, sto già male lo stesso (o bene, dipende dai punti di vista: c’è gente che ancora mi ringrazia a distanza di anni).

 

Quello che vorrei dire sinceramente, di cuore e che non vorrei fosse scambiato per indelicatezza o ipocrisia, è che la vita è già tanto difficile e dolorosa, non vedo perché bisogna complicare anche le cose semplici. Si potrebbe fare molto in fretta a dare l’infausta notizia, semplicemente accordandosi a monte. Dato difatti come assioma di base che per tutto c’è un inizio e per tutto una fine noi, giovani donne e giovani uomini che ci avviciniamo gli uni agli altri con fare circospetto ma fondamentalmente fiducioso, abbandonandoci ad abbracci sinceri e scambiandoci occhiate languide e ripiene di promesse e baci farciti di futuri anteriori e di variegati umori dovremmo avere, prima di perdere l’ultimo baluardo di razionalità, un estremo moto di sopravvivenza, metterci un attimo a tavolino e decidere assieme all’amato bene la parola d’ordine, la password, la chiave, l’espressione convenzionale – i sadomasochisti la definiscono normalmente safe word – insomma un termine preventivamente concordato che, una volta fatto emergere nel corso della relazione in qualsiasi forma orale e scritta, (sms, e-mail e fax magari non facciamoli valere, che potrebbero dar luogo a fraintendimenti) sancisca la fine della storia, senza possibilità alcuna di replica o recupero. Il famoso punto di non ritorno.

 

Quanto sarebbe più naturale, genuino e sbrigativo se – anziché arrovellarci su come glielo dico, forse è meglio aspettare dopo le ferie che abbiamo già prenotato, forse fra un mese la prenderà meglio, magari intanto prego il suo amico di dirgli qualcosa, chissà se non mi faccio vivo due settimane magari capisce  dopotutto è sempre stata una ragazza perspicace – prendessimo un bel cartoncino bristol formato A4 o A5 del colore che preferiamo e, in bella calligrafia, scrivessimo la nostra safe word, che so:

 

barbaglio

 

un filino di bavetta santa a chiudere la missiva e via, verso il destinatario. Tanto tempo e ansia risparmiati. Tanta gente grigia e spenta che quotidianamente si ripete a cantilena se gliel’avessi già detto non glielo dovrei più dire finalmente libera di correre felice per i prati, libera di annusare l’aria primaverile, libera di dormire la domenica. Libera di innamorarsi di nuovo. E tutto questo grazie a una parola magica più potente di bibidibodibibù, più veloce di simsalabim e più efficace di vaffanculo (che è anche leggermente cacofonica). Il destinatario, una volta ricevuta la comunicazione, altro non dovrà fare che mettersi il cuore in pace e riprendere la propria strada. Questa è ovviamente un’ipotesi, una provocazione, un’indicazione di massima. In un mondo veramente perfetto e in uno standard sociale super collaudato, difatti, la comunicazione potrebbe contenere oltre alla parola stabilita anche una serie di coordinate operative, del tipo:

 

barbaglio
(il cd di Gigi D’Alessio te lo lascio al bar da mio cugino)

 

così uomini e donne ripudiati non dovrebbero più umiliarsi come normalmente si fa in quei momenti tristi e imbarazzanti in cui ogni forma di vita viene ammorbata con la solita domanda: ma cos’avrà voluto dire? le creature abbandonate potrebbero ricominciare da subito a godersi veri momenti di svago a parlar di borse e scarpe (o calcio e gnocca) e non impegnare più serate e serate con dibattiti e tavole rotonde su patetiche supposizioni del tipo non mi cerca perché ha paura di coinvolgersi ma io so che mi pensa, senza calcolare l’immenso risparmio in termini di messaggi e telefonate con inutili e ridondanti richieste di chiarimenti che non arriveranno mai. Molto meglio investire altrove. E anche in fretta.

 

E poi uno che ti molla scrivendoti barbaglio è veramente meglio perderlo che trovarlo.

 

LdC

Only registered users can comment.

  1. Io in genere, quando capita, dico:

    “abbiamo fatto della strada insieme e fino a che è stata la stessa strada… ora io voglio andare da un’altra parte ed è evidente che tu non vuoi seguire la mia stessa direzione”.

  2. ”scusami sai….ho preso un barbaglio.”

    (era un barbatrucco…..)

    la penultima volta gli ho detto: ”non andiamo d’accordo….e sento una discreta voglia di farmi una gran serie di cazzi miei..per cui non va bene…..e insomma non andiamo d’accordo….no no no”

    L’ultima: ”Tu sei pazzo! Drogati! Sedati!”

  3. Scusami sai

    ho preso un barbaglio:

    mi sembravi un bell’uomo

    ma eri un gran bagaglio.

    Per la serie “L’angolo della poesia” ;o)

  4. barbaglio??questa poi.

    io in genere dico: “Non mi interessa più, non mi chiamare, non mi mandare sms, è finita punto e stop, non c’è rimedio, rassegnati, non è una di quelle cose che ti dico no perchè voglio dire si, in realtà voglio proprio dire no. E’ chiaro??”.

    Di solito funziona.

  5. Guarda, una volta una tipa mi ha telefonato e mi ha detto queste semplici parole: “Non vediamoci più, non mi telefonare più, non mandarmi sms e nemmeno mail”.

    Mai frase fu più efficace su di me come quella.

    Ste

    PS

    Com’è che sai che cos’è la Safe Word? Dani-donna-di-mondo :-)))

  6. Io ho liquidato il cicciobiologo al telefono con un ” e’ meglio che non mi squilli piu, non mandi piu messaggi, non mis cirvi piu. Non ti volgio piu sentire!!”.

    Salvo poi io tornare in ginocchio piangente a chiedere di tornare a vederci.

    ahahahahahaha

  7. Rimango dell’idea che parlarne di persona sia la cosa migliore tra tutte, Cosa dire poi dipende dalle persone e dalla storia

  8. @Vale, per il post ero indecisa fra barbaglio e riverbero. La safe-word è a propria discrezione ed è molto soggettiva, è chiaro. La cosa importante è non scegliere una parola di uso comune, altrimenti ci si smolla il giorno dopo.

    @Ste, non so se hai notato la simpatica concomitanza del tuo commento con quello della Vale. Era lei, per caso? Dani-donna-di-mondo: sai che recentemente mi sono data al feticismo in quel di Ca’ de Mandorli, no? ;oP

    @Hidra, sai che tendo alla logorrea. Sorry. Domani sarò più breve, giuro.

    @Cris, a volte anche io ho fatto marcia indietro dopo parole durissime così ho smesso di dirle. Sto in silenzio, così se voglio tornare indietro posso dichiarare, falsa come una banconota del Monopoli: scusa, avevo perso il tuo numero di telefono!.

    @Cuddle, non posso che essere d’accordo con te: parlare di queste cose, apertamente e vis-à-vis, è senz’altro la soluzione migliore. In un mondo perfetto.

  9. Questo mi è sempre incomprensibile : perché dirtelo in faccia e dare spiegazioni vadano considerate inscindibili.

    e meno male che vuoi le cose semplici.

    Ma una/o non potrebbe dirti semplicemente : ci ho pensato e non voglio più avere un rapporto con te. Mi dispiace ma è così.

    E poi, casomai, sparire?

    Non c’è bisogno di spiegare sempre il perché e il percome. Però un chiarimento faccia a faccia tra esseri umani è il minimo della civiltà.

    Se sei una che si eclissa sei, semplicemente, una gran Stronza.

    Vigliacca sarebbe il meno, che se una non ha le palle non se le può inventare, se però non ti degni neppure di una telefonata o di una mail dimostri anche una grande aridità. Ancor più fastidiosa perchè travestita da ipocrita delicatezza verso l’altro.Poi ti lamenti di non trovare qualcuno decente che ti ami.

    Ma tu, così menefreghista nei confronti dei sentimenti dell’altro, che magari è qualcuno che ti vuole bene, sei sicura di saper amare?

    capisco non farsi più trovare da colui con cui si sono fatte un paio di uscite occasionali, qui al limite si tratta di maleducazione e ormai pare sia la norma, ma se c’è stato qualcosa di più o se l’altro è invaghito di te, è ignobile.

    No cara, una persona capace di sentimenti profondi non dimentica mai che dall’altra parte non c’è un complemento al proprio narcisismo, ma qualcuno da trattare, sempre, con la massima cura, anche se non si è interessati a lui.

    prendendosi la responsabilità delle conseguenze delle proprie scelte e quindi affrontando le reazioni altrui (sparire è accettabile solo nei casi di un violento)

    un minimo di onestà e senso etico nei rapporti con gli altri è il minimo che si possa pretendere.

    non c’entra niente il fatto che lui/lei lo capiscano anche da soli che è finita. Questo è sempre chiaro a tutti. Ma ci si aspetta di essere trattati comunque con rispetto, non come qualcosa che si butta semplicemente via.

    ti riconosco una certa sincerità nel mostrarti (stronza) come sei, ma lasciatelo dire : sei lontana anni luce dalla grazia sensibile del tuo modello. Non basta un tubino ben tagliato per fare una gran donna. Haudrey era tale perché da lei traspariva classe, gentilezza d’animo e bellezza interiore, qualità che dalle tue parole non sembrano appartenerti.

    michi

  10. e se ti stai chiedendo se tutta sta tirata derivi dal fatto che mi sia trovata dall’altra parte, la risposta è sì. E non una sola volta. E il pensiero mi rende ancora nera di rabbia, come vedi. che si copino i peggiori, insensibili comportamenti degli uomini e poi ci si permetta di guardarli con aria di superiorità, come fai tu, è proprio triste. cresci

  11. io sono del parere che in questi casi una spiegazione ci vuole, anche per correttezza nei confronti dell’altra persona, spt se non ci si è usciti solo una/due volte così potrà capire meglio come stanno le cose o almeno provarci….. anche a me è capitato, ho avuto spiegazioni dopo aver insistito e anche se non è stato piacevole ho preferito così, poi ognuno faccia le sue scelte.

    …. se al mondo ci sono persone menefreghiste che non pensano che l’altra persona possa restarci male questo non vuol dire che tutti dobbiamo fare così!!

    Luna

  12. Quando leggi un discorso come questo capisci che forse comportarsi da stronzi e menefreghisti potrebbe anche essere una soluzione appagante,ma poi scoprendo il commento di michi ti accorgi che generalizzare è ancora peggio!Grazie MICHI

  13. Io per mollare (persone conosciute da poco) usavo:

    1) “Sì, tra noi pensavo che potesse funzionare, ma veramente, è chiaro che da parte mia non c’è più di tanto interesse e non mi va di stare a prenderti per i fondelli”

    2) “Guarda, non vorrei esser brutale, però è chiaro che non ci sono i presupposti per una storia, rischiamo alla lunga di causarci imbarazzo a vicenda”

    3) “Ho il timore che alla lunga noi due non avremo granché da dirci, ma questo non deve offenderti, io in genere è difficile che abbia qualcosa da dire a qualcuno… meglio chiudere adesso che non abbiamo avuto ancora modo di annoiarci”

    Per fortuna sono discorsi che non mi è toccato di fare spesso, il mio periodo da single più lungo è durato pochi mesi (altrimenti son stato sempre fidanzatissimo) e in quel periodo che ho passato da single sono uscito con un numero non spaventoso di ragazze.

    Chiaramente piantare una persona con cui la storia va avanti da anni è un altro paio di maniche.

  14. Dopo il commento di Michi ri-commento anch’io.

    Dopo la tipa che m’ha detto “non mi telefonare più… ecc” (che non è la Vale, quella non è tornata in lacrime e poi non c’è neanche stata, vabbè) tutte le altre si sono eclissate senza dire un baf e senza farsi trovare. E c’era solo stata amicizia.

    I comportamenti di queste sono stati i meno dolorosi.

    Poi: ho voluto chiudere alcune amicizie, mi sono eclissato piano piano, eh, si vede che non ho le palle per dire le cose in faccia alla gente, sono un rammollito, anche la safe-word farei fatica a usarla… ma scusa, che male c’è ad essere deboli?

    Ste

  15. Che argomento complicato!

    Certo… la ragione ed il rispetto per gli altri imporrebbero che ci fosse sempre una sorta di spiegazione ma non sono sempre convinta che ne siamo sempre tutti capaci…

    A volte ci mettiamo su tempo, passano i giorni ed ormai le spiegazioni sarebbero inutili…

    Ma qualche domanda sul chi viene lasciato mi sorge spontanea… possibile che non avesse proprio intuito nulla?

    Un sorriso…

    Paola

  16. (scusate, mi intrufolo un attimo con un commento fuori tema, come al solito. E’ solo per chiudere un argomento che avevo lasciato aperto. Solo per dire alla padrona di casa che i feed di splinder hanno ripreso a funzionare, e ora anche i tuoi pubblicano i post completi. Quindi posso iniziare a leggerti! :))

  17. Michi, a tratti ti sei un po’ contraddetta e questo mi dà da pensare che fondamentalmente tu non sia poi tanto in disaccordo con me. Ho riletto il commento varie volte e poi ho deciso di rispondere il giorno dopo: un po’ perché volevo sadicamente godermi il dibattito e un po’ per radunare le idee (le cose che dici non sono mica sbagliate, per amor del cielo, ma sono tante!). Andiamo per ordine. Mi chiedi se sono capace di amare e la risposta è, molto onestamente, non lo so. Credo di sì e credo che, al momento giusto, mi ricorderò come si fa. Tipo come andare in bicicletta, no, che non si disimpara mai. Ho desideri uguali ai tuoi, fidati, c’è però da dire che per parecchio tempo altro non sono stata che la cassa di risonanza (o il bellissimo termine che hai usato tu: complemento al narcisismo) dell’insensibile di turno, giacché ho cominciato a pensare che a me ‘sta cosa in fondo darà gusto, visto che i cosiddetti buoni mi annoiano terribilmente e tendenzialmente mi eclisso dopo poche uscite. Se penso a cosa succede dall’altra parte? Ogni tanto sì, sono anche tornata indietro ad ammettere le mie colpe, a chiedere scusa, quindi come vedi non sono unicamente la gran bastarda su cui hai proiettato tue personali frustrazioni, ma purtroppo questo non ha cambiato i dati oggettivi, cioè che comunque fra me e quelle determinate persone non c’era storia. Dici di essere ancora nera di rabbia per qualcuno che si è comportato male con te. Ti chiedo: se una sera vi foste incontrati e lui, con la faccia contrita, ti avesse detto “ci ho pensato e non voglio più avere un rapporto con te. Mi dispiace ma è così” e poi fosse sparito così come auspichi all’inizio del tuo commento, saresti stata forse meno triste, meno delusa, meno affranta? Tu molto probabilmente non mi conosci (o mi conosci superficialmente) quindi non hai chiaro il background che mi porta a sostenere certi atteggiamenti e sinceramente trovo che questo non sia né il luogo né il contesto adatto per mettermi a motivare del perché e del percome: ovvio che il mio post è una provocazione ed è in chiave ironica che va letto, mi spiace se ho urtato la tua sensibilità e quella di eventuali altri lettori. Se non ti offendi io resterei comunque della mia opinione, ossia che il bel tacere non fu mai scritto. Siamo tutti persone intelligenti e questa cosa della spiegazione mi sembra un accanimento inutile. È questione di orgoglio, di vendetta, vedila un po’ come preferisci, ma risparmiare (e risparmiarmi, perché il tutto va interpretato sempre a doppio senso!) certe umiliazioni trovo sia pratico e dignitoso quasi come un’eutanasia, a voler fare un paragone volutamente estremizzato. Se vuoi continuare con le repliche, ovviamente, sono a tua disposizione.

    Luna, lo so in cuor mio e l’ho pensata come te per tanto tempo. Ripeto, tutto questo in un mondo perfetto. Ma noi non viviamo in un mondo perfetto e talvolta è inutile precisare l’ovvio: se siamo usciti un paio di volte e io non ti richiamo un motivo c’è, altrimenti ti richiamavo.

    Freccia, scusa ma qui non s’è capito se l’ironia è nei miei confronti o in quelli di Michi. Ho anche riunito la giuria di esperti e luminari del mio blog ma non c’è stato verso. Ce la spieghi? :o)

    Davide, apprezzabilissimo il tuo “io in genere è difficile che abbia qualcosa da dire a qualcuno”, che suona tanto come niente di personale. Molto, molto diplomatico. Potrei usarlo.

    Ste, ecco vedi che tu mi capisci? Se uno mi argomenta del perché e del percome non mi vuole più frequentare io avrò molti più elementi su cui farmi il pippone mentale. Se semplicemente se ne va, io lo ricorderò come il bastardo che si è eclissato, ma ci metterò molto meno tempo a dimenticarlo. Che poi, a volerla dire tutta, io sono una che sa perdonare e sono riuscita a tornare amica anche di persone che mai avrei pensato di incrociare nuovamente, visto che ci eravamo entrambi comportati da schifo. È poi questione di intelligenza, io dico.

    Anonimo/a, io come safe-word non userei “Abisso”, che altrimenti la prima volta che si va in biblioteca ci si smolla. Meglio una parola di uso meno comune: omega, ad esempio.

    Cugi, io l’ho sempre detto che anche far finta di niente è una responsabilità. Le avvisaglie ci sono sempre.

    Hidra, il dottore è morto. Peccato, era così caro. Pace all’anima sua. Next, please…

    Massimo, ottimo. Non ci crederai ma ci pensavo giusto stamattina ;o)

  18. cioè, non su di te in particolare che non ti conosco abbastanza, ma su chi ha questo tipo di atteggiamento in generale sicuramente si.

  19. Vale, c’è da dire che essendo tutti storie diverse è difficile trovare un punto di comune accordo… anche secondo me varie cose che dice Michi sono giuste, ma lo sono per lei (come per te e per altre persone che hanno commentato) e non per me. Almeno non qui e non ora. Ripeto: questo post è molto ironico e c’è tanto fra le righe, chi mi conosce bene può notare delle sfumature che ai più sembreranno solo cinismo fine a sè stesso. Tu comunque ormai un minimo dovresti averlo capito, di me: ad esempio che non lascio che le persone offendano la mia intelligenza. E se mi preservo eclissandomi anzichè sbattere una porta che male c’è?

  20. nessuno, in questo specifico caso.

    Ma quando si feriscono i sentimenti di qualcuno si fa davvero più male col silenzio che con le parole.

    L’attesa di una telefonata è molto più dolorosa della certezza che non arriverà.

    E non credo che questo si possa ignorare solo perchè noi voltiamo pagina e non ci importa più e la comunicazione ci da solo noia e fastidio.

    In questo momento, se comunichi te ne dico 4 io.

  21. Vale, è vero che l’attesa di una telefonata è dolorosa. Mi ventilava questa possibilità già Baglioni quando ero ragazzina: avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare. La soluzione è, dunque, smettere di aspettare da subito. Io e te usciamo ad esempio tre, quattro volte? Ci salutiamo con la promessa tipo “ci sentiamo domani”… poi l’indomani non ci sentiamo perchè magari io non ti chiamo… così come tu non chiami me (dopotutto al telefono si sta in un minimo di due)… passa qualche altro giorno… che senso ha più, dopo un po’? Con un silenzio, più eloquente di mille parole, ci siamo già detti tutto. E la differenza la fa chi non si è illuso che la telefonata sarebbe arrivata. Chi ti vuole, ti cerca. Ogni istante in cui gli/le è possibile. Non c’è altra spiegazione.

  22. io a quelli che spariscono darei tanti di quei pugni da cambiar loro la faccia, mi dispiace ma sono una di quelle che ti spiega per filo e per segno tutto, a costo di far male, perchè così vorrei fosse fatto a me. Punto.

  23. Oh, poi si fa per parlare eh? Ognuno liberissimo… ma non riesco a capire perchè lo volete sapere a tutti i costi: talvolta non è meglio la beata ignoranza?

  24. concordo con smelissa….caxxxoooooo,

    siamo entrati in intimita’ o no?

    ci siamo scambiati un po’ d’anima?

    manco un cane se ne va senza dire bau e pisciare sulla porta.

    se succede, ed e’ sucesso, mica no, io li vado a prendere per i capelli a costo di prendermi della pazza (gia’ successo)

  25. x Smellissa: io preferirei non sapere i motivi. Tu prenderesti a pugni me per il mio silenzio, io prenderei a pugni te per la tua eloquenza… forse è meglio se non ci presentano, ci picchieremmo :-)))

    Ste

  26. dani, hai ragione.

    soltanto che delle volte non è così tanto chiaro. delle volte uno/a fa la pisciatina di territorio comunque, anche se in realtà non gli frega niente. e per quella pisciatina sai castelli in aria..

    è che quando ci si aspetta qualcosa è sbagliato. è sbagliato di partenza. le aspettative rovinano tutto e noi donne per indole ce le creiamo. per insicurezza, perchè abbiamo bisogno di conferme, perchè siamo presuntuose, perchè avviene il sentimento “capisco tutto e io ti salverò”, perchè ci piace soffrire ed è li che avvengono le fughe dell’altro, i silenzi.

    questo vale anche per gli uomini.

    le storie belle accadono

    perchè devono accadere.

    senza chiedere niente.

    per quello dicevo che hai scritto un manifesto.

    hai focalizzato un malessere che credo che ci siamo passate tutte con questi silenzi.

    silenzi che hanno generato una enorme disistima di noi stesse, paura di lasciarsi andare, paura di soffrire. poi ti rendi conto pure che tutto questo casino l’hai combinato con le tue mani perchè fondamentalmente non si sta bene con noi stesse. la paura di rimanere sole tutta la vita..

    scusa l’invadenza, ma ho scritto quello in cui ho riflettuto mesi fa. e che mi ci sono ritrovata di nuovo purtroppo qualche settimana fa.

  27. Hidra, sei la benvenuta per questo e per ogni genere di sfogo. Il mio blog vive di queste cose perchè, come si capisce perfettamente, io vivo di queste cose.

    Liz, in certi casi è dura andarli a prendere per i capelli. Fidati. E non perché non sappia dove andarli a stanare: è proprio la materia prima che manca ;oP

    Ste e Smellissa, se sabato siete entrambi alla presentazione del libro sugli Umarells vi presento, così se dovete prendervi a pacche vi ci prendete e non se ne parli più!

  28. il senso è che il “dopo un po’” non deve passare.

    Insomma, certo in un mondo ideale nessuno ha aspettative, ma in questo mondo, quello vero, tutti ce le creiamo. E il silenzio, hai ragione, è chiarissimo, ma solo dopo un tot di tempo sprecato a farsi domande.

    Domande che chiunque si farebbe.

    Quindi io trovo molto più umano risparmiare a qualcuno quel tormento che tutte, tu compresa, conosciamo bene.

  29. La Smell dice così ma poi non picchia nessuno…. anzi, STE dovrebbe essere del CANCRO come PESATORI, la coppia è già fatta!

    uno che scappa..

  30. Sparire senza lasciar tracce è simbolo di presunzione,di superiorità verso una situazione che si è creata.Se hai voglia di una sana scopata o di un rapporto occasionale non lasci il tuo numero o dici cose tipo “Allora ci sentiamo domani”.E se invece lasci trasparire anche solo la velata possibilità di un reincontro da quel momento diventi responsabile delle tue azioni e sei in dovere di fornire spiegazioni o di subire anche delle critiche e un possibile sfogo(dialettico),il più delle volte umanamente umiliante(ed è questo il vero motivo per il quale si ha paura di dare spiegazioni).Anche perchè spesso non è vero che il silenzio è consensuale,la maggior parte delle volte è unilaterale…

    E comunque avevo notato che nel tuo post c’era una certa ironia ma probabilmente anche una sorta di riflesso del tipo “con me hanno fatto così e ora so come va la vita” però (per)metterla così è davvero troppo facile.Senza contare che l’intelligenza che viene davvero offesa in questi casi è quella di chi rimane a subire i “tuoi” silenzi.

    Stavota mi sembra che non ci posano essere fraintendimenti nelle mie parole…

    Ciao

  31. post molto DANIELAB!!

    personalmente penso che se si tratta di tre sere e due pomeriggi che esco con te e non mi suona piu’ il telefono non e’ che non ci sto male ma posso anche , alla fine ,accettare la cosa. Se Massimiliano dopo una figlia e ANNI di convivenza pensasse di lasciarmi senza una spiegazione o con un BARBAGLIO non l’accetterei !! E la cosa e’ reciproca , ho provato a dar del lungo dopo un’uscita senza se ma o perche’ ma quando si e’ trattato di una storia c’era sempre un perche’ e qualche parola da dire oltre a BARBAGLIO !

  32. Io sabato ci sono :-)

    Non avevo visto il commento di MissLiz… e adesso se dovessi troncare con una ragazza avrei un motivo in più per eclissarmi, perchè avrei paura!!!

    Taxxo, come fai a sapere che sono del cancro???

    Ste

  33. A parte che ti sarei grata se mi spiegassi esattamente dove mi sarei contraddetta, perché ho riletto a fondo il mio commento e non mi pare, e che invece io penso proprio di essere TANTO in disaccordo con te, mi sembra che tu (così come stefano) non abbia colto il concetto fondamentale del mio ragionamento, che vado perciò a ribadire :

    C’E’ UNA GRAN BELLA DIFFERENZA TRA LO SPIEGARE PERCHE’ SI VUOLE ROMPERE E IL DIRE SEMPLICEMENTE CHE SI VUOLE ROMPERE

    (prime righe del mio commento precedente).

    LE DUE COSE NON COINCIDONO .

    Tra l’eclissarsi nel silenzio e il demolire l’altro elencandogli le sue mancanze C’E’ UN’ ALTRA CIVILE POSSIBILITA’, ovvero esprimergli con onestà le nostre intenzioni SENZA dovergli spiegare il perché e il percome.

    Spero stavolta di essere stata chiara. Differenza che tra l’altro mi sembra ribadita da molti altri interventi, che mi hanno fatto piacere perché rinforzano anche sotto altri aspetti il mio pensiero.

    Per timore di essere ancora fraintesa, chiarisco ulteriormente le tre possibilità con uno schema/ esempio pratico-fittizio (volutamente esagerato):

    ipotesi uno (scartata sia da te che da me) : mi vedo con il tizio e gli dico che non intendo continuare la relazione perché lui mi annoia, non corrisponde per niente al mio ideale di uomo, sessualmente non abbiamo feeling , è soffocante, ha un pessimo gusto e i suoi amici sono degli zotici.

    Ipotesi due, ovvero “la stronza” ( la tua scelta ) : sparisco dall’oggi al domani, non rispondo alle sue chiamate, mi nego alle richieste di chiarimento e, fondamentalmente, volto le spalle e me ne strafotto di come la viva lui.

    Ipotesi tre ( la mia ) : mi vedo con lui o, se non ho il fegato di farlo gli telefono o alla peggio gli scrivo una mail ( a seconda del mio grado di vigliaccheria) e gli spiego che avevo preso un abbaglio, che mi dispiace se lo faccio soffrire ma mi sono accorta di non essere innamorata di lui ( o, se la frequentazione è ancora molto “giovane”, di non avere le sue stesse aspettative riguardo ad una possibile storia, o frasi equivalenti a seconda dei casi) e che preferisco non vederlo più.

    Poi a seconda della situazione, della sensibilità individuale ecc… si può aggiungere altro o comportarsi in maniera differente ( ad esempio chiedendo anche di non essere più cercate al telefono oppure, come ritengo più giusto e vorrei riuscire a fare sempre, standogli comunque vicino, ascoltandolo se vuole telefonarci per dirci che sta male, e così via) oppure fermarsi a questo chiarimento ( e, se non siamo capaci di dare di più, a questo punto sparire), ma QUESTO RESTA LO STANDARD MINIMO DI DECENZA.

    michi

  34. Stefano : ma tu , appunto, parli di amiche. È molto diverso. Tra amici a volte ci si allontana spontamente e reciprocamente perché ci si evolve in direzioni diverse , ed è, appunto, come tu dici, un allontanamento graduale. Ci si sente sempre meno, si diradano via via incontri e contatti finchè non ci si sente più. Quando accade così di solito è reciproco e nulla da dire. Anche in caso di amici però se la cosa non è biunivoca e uno dei due chiede se è successo qualcosa mi sembrerebbe carino dare una qualche spiegazione.

    Per il resto leggi ciò che ho detto a dani, non è necessario spiegare all’altro/a le sue colpe, solo chiarirgli le nostre intenzioni.

    Se poi uno insiste nel sapere che cos’ha che non vada perché è un autolesionista o perché crede che gli possa servire per migliorarsi, cavoli suoi. Se i suoi difetti sono davvero la causa della rottura ( ma io credo che spesso si possa dire, semplicemente, che pur essendo lui una persona dalle mille qualità la scintilla non è scattata, vai a sapere il perché ) e ci tiene tanto, possiamo scegliere di dirglielo, ma anche no.

  35. Poi tu dici : sono un debole, e allora? che male c’è?

    Di per se nulla, ma c’è se ti fai schermo della tua debolezza per fare male ad un altro.

    Scusa, ma da quando essere rammolliti è diventato un complimento? Mi spiace per te, se lo sei, ma io non ti dirò che mi sembra una gran bella cosa. Tutti abbiamo le nostre debolezze, è umano, e tutto ciò che è umano può essere compreso, ma non per questo va tutto bene allo stesso modo .

    Allora uno potrebbe dire : sono uno stronzo, e allora? sono un egoista, e allora? sono un menefreghista e allora?

    Se la mettiamo così va bene tutto. Ripeto : difetti umani, di tutti noi, ma un tempo li si sarebbe vissuti come un qualcosa di cui vergognarsi, da CERCARE ( magari senza riuscirci) di correggere.

    Se invece se ne fa una bandiera : sì, sono così, embè? A me non sembra una meraviglia.

    Se uno dice : sono vigliacco, codardo ecc… tutti concordano nel vederlo come un male.

    Ma se uno usa una parola come debole, che evoca l’indifeso, la tenerezza, il bimbo sperduto ecc… ecco che lo si giustifica. Eh no, sti cazzi. Va bene finché la tua debolezza non arreca danni.

    Debole è il ragazzino che non riesce a reagire alle pressioni del gruppo e picchia un compagno handicappato per non sentirsi sfigato, debole è colui che per paura di subire guai va a denunciare ai nazisti la famiglia ebrea nascosta nel sottoscala. Chi di noi non può arrivare a comprendere anche queste debolezze? Eppure le conseguenze sono nefaste.

    E qui, andiamo, non si richiedono comportamenti eroici, ma semplicemente di scrivere almeno una cazzo di mail!!!! Sotto un certo limite di coraggio non si può andare. Oppure si può, ma non venirmi a dire : che male c’è?

  36. Sono d’accordo con il commento di Michi num 40, hai ragione da vendere donna!! Se uno sbaglia e si comporta male, perchè viviamo in un mondo non perfetto, dobbiamo fare come lui?? non credo proprio!! ciao Alex

  37. Ho letto solo il commento num 40… Dani, sbaglio o più o meno due settimane fa hai messo in atto l’ipotesi num 1? :-))) Ma proprio precisa precisa, parola per parola. Michi, non è che in realtà la Dani la conosci benissimo?

    Comunque, il post non doveva essere una cosa ironica? Temo che si stia prendendo troppo sul serio.

    Aggiungo che il “TRA LO SPIEGARE PERCHE’ SI VUOLE ROMPERE E IL DIRE SEMPLICEMENTE CHE SI VUOLE ROMPERE” lo avevo capito, mi trovo in difficoltà in tutte e due le cose.

    Ogni persona è un mondo a se, c’è chi trova meglio fare una cosa e chi l’altra, per codardia o per ingenuità. certe azioni poi le si fanno anche in base al tipo di persona che si vuole lasciar perdere, se ti accorgi di aver sprecato tempo e soprattutto sentimenti per una persona che poi ti considera solo per scoparti come lo pianteresti? umiliandoti ancora?

    Ora continuo a leggere il resto dei tuoi commenti ma, uff sono lunghissimi! :-p

    Ste

  38. Le mie debolezze non le sbandiero di certo, ne provo vergogna! Se la tipa vede che sono un debole, o uno stronzo, ha un motivo in più per mollarmi.

    A me viene in mente un mio carissimo amico che era stato scaricato da una tipa che le aveva detto che era ciccione, questo si è messo a dieta, poi ha smesso di mangiare fino a quando non lo hanno portato in ospedale, incapace perfino di stare in piedi. E questo non è accaduto a lui, ma a molte altre persone che ho conosciuto. E non lo hanno fatto nel periodo adolescenziale. Che motivo avevano di dire i loro motivi quelle ragazze?

    E le amicizie, ci sono amicizie vissute più intensamente degli amori.

    Minchia, mi sto perdendo… io mi ritiro, vado a dormire. ‘notte a tutti.

    Ste.

  39. Michi, secondo te, dopo aver letto i commenti di MissLiz e di Smelissa, me lo dici come cavolo glielo dico a una tipa che la voglio scaricare? Se a starci assieme scopro che sono come MissLiz e Smelissa? Quelle sono delle psicopatiche, piuttosto che chiamarle e dire “è finita, stop, basta” io scappo, ma nel senso di cambiare continente! Si rischia la pelle a fare certe cose! Corro anche al polo nord tra i ghiacci, mi faccio paracadutare in Amazzonia, mi rifugio in un monastero tibetano, taglio la corda!

    :-)))

    Perchè io sono sempre dell’idea che il post è ironico, se contiene cose serie sono criptate e accessibili solo a chi la Dani la conosce bene.

    Ste

  40. un solo breve consiglio a tutti gli uomini..please nn mollate le donne sparendo. Dite in faccia “barbaglio” o “guarda non voglio+stare con te”. Separlate di differrenze, periodo difficile, confusione ecc..la mollata romperà a morte un amica (o+) con frasi tipo “che avrà voluto dire??Perchè??ma io e lui non stavamo bene insieme??” oppure” ma se non si fa sentire da una settimana che vorrà dire?” . In questo modo sarete colpevoli della distruzione di un cuore e delle palle di una poveraccia:))emma

  41. Bè, sì. Da qualche riga nata per un po’ per gioco e un po’ per il gusto di provocare siamo arrivati alla Santa Inquisizione nei confronti di una che serenamente dichiara di eclissarsi. A parte che a questo punto mi viene da pensare che tutti i più grossi rompiscatole me li sono trovati io, gente con la quale magari sono uscita una volta sola, e ripeto una volta sola, e che nonostante il silenzio continua a mandarmi messaggi cercando un ormai palesemente impossibile bis (perseverare, vi ricordo, è diabolico), ma al di là di questo – sempre liberissimi di restare ognuno della propria opinione, qui si chiacchiera e basta – vi esorto caldamente, ripeto, a non proiettare su di me e sui miei racconti le vostre personali frustrazioni: vi siete fatti intendere benissimo, ho capito che siete di quel genere che vuole la spiegazione, ok. Ma siete di quel genere che dà la spiegazione? E che spiegazione usate? È la domanda con cui, fondamentalmente, comincia il post, se ve lo ricordate ;o)

  42. Guarda che una cosa come spedire un sms si può fare anche senza nessun impegno mentale, per vedere se si riesce a rimediare una scopata facile, senza troppo sforzo. Nei suoi periodi da sfidanzato, per dire, mio cugino mandava sms qua e là alle sue ex ragazze o ex amichette, certe volte addirittura in serie (il comando “Invia a molti”, diceva, esiste per quello).

  43. Davide, anche la Tim Card 400 messaggi gratis pare sia nata a quello scopo ;o)

    Ste, ti garantisco che MissLiz e Smelissa sono due personcine deliziose. Poi la più psicopatica che potevi conoscere sono io, lo sai benissimo.

    Per tutti: sto deliberatamente cercando di alleggerire il tono della conversazione, qualora non si fosse notato.

  44. Mi viene in mente una vignetta di Quino: lei, in lacrime comincia a scrivere una lettera d’addio. “Cro amoe..”. Poi corregge, taglia, accorcia, fino a trovarsi a scrivere con rabbia e soprattutto con vernice rossa sul muro “TI LASCIO, STRONZO!”. Spesso noi donne abbiamo il problema di come dire le cose, per non sentirci né apparire cattive o crudeli. Bene, a volte invece è meglio dire chiaro e tondo “mi hai rotto le palle, con te mi annoio”, piuttosto che stare male per qualcuno che non si ama più. Una volta fatto il grande passo, che leggerezza!!

  45. “Eh eh, hai capito, lui si chiama A-Dam, lei Evaah, hai capito l’idea geniale?”

    “Geniale, ma che dici? è una rilettura della genesi piatta e convenzionale, da fantascienza di serie B”

    Avevo tossicchiato. “Sì, ecco, ero ironico… ero assolutamente ironico”



    Da L’era del porco, G. Morozzi.

    Ste

    PS

    Ho appena scoperto che le parole nelle freccette non compaiono :-p

  46. Lestellefilanti ma è una vignetta di Mafalda? Scommetto che la protagonista è Susanita!

    E su questa perla di saggezza del Sommo Scrittore Gianluca Morozzi al quale siamo noi tutti devoti e che preghiamo una volta al giorno inginocchiandoci verso lo Stadio Dall’Ara e che, come si suol dire, casca proprio a fagiuolo, mi permetterei di chiudere l’argomento. Grazie Ste per averla condivisa con noi (era da stamattina che la rimuginava!).

  47. oooooooo, innanzitutto per sapere come sono uno dovrebbe frequentarmi, prima di dire che sono una similbestia.

    punto secondo se fila via senza nemmeno dire beo, cosa vuoi dire?sei un poveretto, inventati che la nonna muore, qualsiasi cazzata…ne diciamo tante di cazzate, poi va bene anche il silenzio, che per dirla breve fa capire molto meglio con che fiaccume ti eri infilata.

    E’ che dire ”Mi son scocciato…. non ne voglio piu’….. mi tirava il culo fino a ieri ma oggi no ” e’ fatica per tutti.

  48. ma io credevo di aver risposto alla domanda del tuo post:

    sì, ovviamente sono anche una che la spiegazione la dà.

    Se per qualche ragione non volessi aver più nulla a che fare con la persona credo che userei una variabile pensata lì per lì delle formule che ti ho detto.

    In realtà mi è capitato solo una volta con una persona molesta con la quale mi ero vista un’unica sera e mi aveva dato un’impressione sgradevole, ma insisteva a voler uscire ancora con me.

    Di solito invece non ho motivo per troncare del tutto con una persona, perciò dico cose del tipo :

    scusa, forse sono presuntuosa, se sbaglio come non detto, ma ho l’impressione che tu nutra per me un’interesse che vada al di là dell’amicizia e non vorrei che tu pensassi che mi prendo gioco dei tuoi sentimenti. io esco volentieri con te, mi piaci, ma ti vedo come un amico ecc…

    in mille varianti diverse a seconda della situazione.

    Mi accorgo di non aver risposto invece alla domanda che mi avevi posto direttamente: se ti avesse detto la verità saresti stata meno triste, meno delusa…?

    altroché.

    perchè sarei stata delusa per la fine della storia, ma non delusa anche dalla persona.

    Sarei stata triste, ma non così male.

    perchè un conto è essere mollate e un conto cancellate.

    scusa, hai ragione, forse ho portato la discussione su un piano pesante ( però guarda quanti commenti! )

    lo so che il post era anche ironico e la parte della safe word è abbastanza divertente e pure un po’ condivisibile ( sempre meglio del silenzio!), ma quando dicevi del fatto che ti eclissi dicevi una cosa vera, no?

    mi pare che lo avessi già detto, e già allora avevo desiderato commentare ( ma mi ero trattenuta perché sapevo che sarei stata violenta e inarrestabile).

    sono stata pesante, è vero, ma vedi , quello che tu non capisci è che il pensiero di qualcuno che ammette di eclissarsi “serenamente” è come uno schiaffo per chi molto meno “serenamente” ha subito un eclissarsi simile, e non può attirarti molte simpatie o non far venir voglia di farti riflettere su un comportamento che metti in atto con tanta leggerezza.

    come ho detto apprezzo che tu non cerchi di mostrarti diversa ( nella mia esperienza gli stronzi si fingevano pure dei campioni di correttezza e sensibilità), ma anche quel tuo parlare di “frustrazioni” nostre, dimostra che non hai capito che non di frustrazioni si tratta, ma di ferite, ferite vere.

    ai propri sentimenti o anche solo all’amor proprio o all’autostima.

    come dicevo , tutto dipende da quanto si sia superficiali o meno nel rapportarsi all’altro. se l’interesse per un altro essere umano inizia e finisce col suo rispondere o meno ai nostri desideri, se ci esci, lo baci o ci scopi così come ti tagli le unghie, allora è chiaro che lo puoi considerare qualcuno da eliminare senza fare una piega ( ma non pretendere che ti si veda come una bella persona), ma se riconosci ai sentimenti dell’altro pari dignità rispetto ai tuoi, allora dovresti rifletterci un po’.

    grazie comunque per tutto lo spazio concessomi. La chiudo anche io

    michi

  49. ah no, non prima di aver ringraziato freccia!

    ( e se miss liz si riferiva a me con la cosa della similbestia, mi ha completamente equivocato. Non era a lei che dicevo che valeva meno di un cane, ma a chi se ne era andato senza darle spiegazioni. Io concordo pienamente con lei)

    ciao

    michi

  50. Mi è morto il nonno… mi è morto il gatto… mi è morto il piccione preferito.

    Seee, così si arrabbia ancora di più perchè l’ho scaricata con una scusa del cavolo, si presenta sotto casa mia con una roncola e mi trancia le palle.

    No no, scartate.

    Se dico “mi piaci ma non sei compatibile con il mio bonsai, non andreste d’accordo e il nostro rapporto si deteriorerebbe con il tempo, meglio troncare ora per soffrire il meno possibile” forse me la cavo.

    Ste

  51. no non mi riferivo a te michi, mi riferisco a chi ti inscatola subito senza conoscere, MA visto che i neuroni vanno sollecitati altrimenti il cervello si atrofizza l’ultima mia morale e’: scaricate chiunque anche l’ultimo cesso psicopatico con un po’ d’ attenzione, siamo anime non orsacchiotti di pelouche e in effetti, a volte, e’ solo questione di pigrizia e altre volte ci si mette anche una buona dose l’indifferenza o di egoismo becero.

    Se riesco ci si vede dagli Umarells….

    bai bai bebi

  52. Michi sì, mi eclisso più o meno in ogni caso, te lo confermo e sì, siamo tutti feriti, feriti veramente, ti confermo pure questo. Anche io, ovviamente – nulla di mortale per fortuna – che per non soccombere ho imparato a gestirmela diversamente dalla media delle persone. Ho sempre scelto strade complesse e poco popolari, finora: diversamente non sarei io.

    Ora, però, nuova settimana e nuovo post.

  53. ecco, io mi sento un po’ una merdaccia a infilarmi di nuovo in mezzo a questo dibattito parlando di tutt’altro, però ho letto la tua risposta al mio commento precedente, e una cosa mi viene proprio da dirtela: il mercoledì mattina c’hai poco da fare, neh? ;D

  54. Massimo ci siamo conosciuti in uno di quei rarissimi periodi in cui mi capita di lavorare. Tra poco delizierò i tuoi feed con un nuovo post, promesso ;o)

  55. ahahahaha

    seeee, te piacerebbe!

    cazzo, sei un genio!

    Pensavi di fare la donna di mondo, e invece ora che i più ti hanno dato della stronza cerchi di raccontartela e venderti come una che fa così perché non è una persona ordinaria ma fuori dalla media, tanto origgginale e in cerca di strade complesse!

    tutto il contrario: come si evince dai commenti, il tuo comportamento è assai diffuso, tanto da essere banale.

    tu scegli la strada più semplice e comoda, il difficile è stare dentro, mettersi in gioco, accettare la difficoltà di una spiegazione o di gestire una dinamica complessa.

    a voltare le spalle e andarsene, son buoni tutti.

    l’eccezione, l’originalità, è avere le palle e affrontare le cose.

    questo sì che è raro.

    ah, non sono michi, sono leo.

  56. Michi, Leo, chiunque tu sia…

    Ti dedico questa simpatica canzone, che ogni volta che leggo i tuoi commenti mi viene in mente. Detto tra noi, magari sono stronza sul serio, chi lo sa? Pazienza. Ti auguro di trovare una persona diversissima da me.

    Click per il video.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.