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Movimentiamo un po’ l’ambiente.

23 Luglio 2007

Sottotitolo: il mio computer è tornato all’ovile.

 

Come dice il mio nuovissimo disclaimer questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto principalmente parla di fatti miei e io non aspiro certo ad essere un caso di cronaca, ma soprattutto viene aggiornato senza alcuna periodicità, anche se poi alla fine sono sempre qui. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 ma può considerarsi casa mia, quindi sappiate che qui comando io. E, aggiungerei, conseguentemente, parlo un po’ di quel che mi pare e anche se volessi scrivere del mio fidanzato da qui a finché esisteranno le tastiere, sappiate che potrei. Come voi giustamente potreste scegliere di non leggermi. Libero arbitrio. Fortunatamente per tutti invece, quando una scrive – chi più chi meno – se la cava un po’ con ogni argomento e quindi oggi bando ai sentimentalismi e scateniamoci con un po’ di sana frivolezza che non fa mai male.

 

Ah, così, per dire. Post simpatici, carini e divertenti come ad esempio quello intitolato “I saldi mi rendono una brutta persona” ne ho scritti ma li tengo da parte per quando il livello di zucchero ricomincerà a preoccupare i lettori: sappiate che ci sono veramente. Sono nero su bianco, sono tangibili. È un’immaginaria linea quella che sto seguendo, ha un senso tutto ciò, fa parte di un disegno. Io non faccio mai niente per caso, quindi cercate di resistere alle ondate di melassa, che le storie di un’anima inquieta non finiscono.

 

Ma non divaghiamo come sempre e veniamo all’argomento.

 

La mia amica Chicca mi manda una e-mail che la sua amica Liliana, nonché mia amica Liliana, che ci siamo viste solo il tempo di un concerto di Ligabue a San Siro, ma a noi basta poco per fare amicizia, sta organizzando un week end a Milano Marittima e allora a Chicca viene in mente che io da qualche parte devo ancora avere la chiave onoraria della città. Bei tempi dell’epoca avanti-mutuo, mi viene da dire. Che poi in realtà Milano Marittima non è più da tempo immemore nella mia top ten di luoghi preferiti dove trascorrere le domeniche, comunque è senz’altro la location di tanti bei ricordi. La party-girl yeppa yeppa che alberga sopita da qualche parte in me si è risvegliata quei dieci minuti sufficienti a partorire questa risposta, che è talmente dettagliata e pittoresca e piena di luoghi comuni che ne ho fatto un post. Prendetelo in ridere, quindi. Che tra l’altro io ‘ste cose le facevo, quindi sul serio meglio riderci sopra.

 

Per il giorno vi consiglio di chiamare il Papeete Beach e prenotare i lettini chiamando il numero 0544-991108 (potete provare anche il 349-xxxxxx si chiama Franco, era il bagnino un paio di stagioni fa, se è ancora lì…). Prenotateli, datemi retta, altrimenti non ve li sganciano e finite al bagno Mariuccia e a Milano Marittima (EmmeEmme) non si può. Il lettino a riva costa di più di quello vicino al bagno e state più fresche, però non mi siete in pole position per l’happy hour che comincia verso le 17.30 e quindi non potrete ballare sul vostro lettino (vince chi lo sfonda, quindi dateci dentro) mentre il deejay vi fa la doccia di spumante. Vedete voi, lì è una questione di gusti. In spiaggia munitevi di contanti, ci sono più bancarelle che al mercato rionale. Attenzione: una finta Vuitton argento serie limitata dal vuccumprà a 40 Euro è presa bene, a 60 è un furto. E occhio che abbia anche i manici argentati, che se ce li ha di cuoio non assomiglia. E’ il must dell’estate anche se non è la nuova collezione, ma comunque senza non siete nessuno.

 

Per l’aperitivo, sia venerdì che sabato, consiglio un salto (ok ciabatta e pareo, chi ci va già tirato da sera è sfigatissimo) all’Hype Cafè, che è di fianco al Pineta. Restate lì fin verso le 21.00 come se niente fosse a godervi un cocktail che vi fa già da cena o demi-dinner, come si usa dire dalle mie parti (se vi strafogate bene ammazzate il costo della cena, che a EmmeEmme è superflua e non siete certo lì per fare il tour enogastronomico della Romagna, diciamocelo!). Se proprio siete due mangione vi consiglio di andare però a Cervia, che è il paese lì attaccato, al ristorante Il cantinone. Il proprietario è Andrea Dalla Mora, ex capitano Fortitudo basket (vabè io sono della Virtus, ma diamo a Cesare ciò che è di Cesare) e si mangia da-dio. Si spendicchia, occhio.

 

Albergo. Se scegliete il Papeete come spiaggia, vi ricordo che è in 3^ traversa (le vie, a EmmeEmme, si chiamano traverse e sono numerate con ordine crescente a partire da nord verso sud, quindi se siete in terza traversa, non pigliatemi l’albergo in 15^, che diventate vecchie a tornare in stanza). Io andavo al Golf e Beach, che sembra chissà cosa ma è un hotel normalissimo. Consiglio: quanto restate? Quante notti? Quando chiamate per sentire se c’è posto dite sempre salve, cercavo una doppia per il week end. Loro vi chiederanno (stronzoni) week end solo notte sabato o notte venerdì e sabato? Voi dite ovviamente la verità, ma se vi fanno la domanda è perchè hanno posto, il che significa che se rimanete due notti ve la cedono subito, mentre se restate solo il sabato sarà sufficiente richiamarli il venerdì mattina (quando se la staranno già facendo addosso che non riescono a riempire tutte le stanze) e ve la daranno senza rompere. Se dite subito cercavo una stanza per sabato notte vi dicono direttamente no e non riuscite a capire la sottile sfumatura.

 

Prima serata: passeggiata per il centro. Consiglio caffè al Café della Rotonda, che state anche lì a godervi il passaggio.

 

Seconda serata: personalmente preferisco venerdì a Villa Papeete, uno perchè credo che le donne entrino gratis, due perchè il Pineta è più bello al sabato. Non vi aspettate gente di classe: EmmeEmme è un po’ la Gardaland degli adulti, quindi troverete dal bolognese fighetto che si fa lì tutti i week end al metalmeccanico che ha impegnato la catenina d’oro per venire a far due giorni da signore sperando di farsi una foto con Antonella Mosetti.

 

Look: tutto ciò che è nero o bianco o sandalo gioiello è gradito, sfoggio di marche ma non mischiate fra loro, per cortesia. French manicure e pedicure come se piovesse, se fate in tempo. Di tamarri ne troverete in abbondanza, quindi un’idea ve la farete su cosa NON va indossato, ricordatevi solo che in questi locali non si entra con le scarpe chiare, con le cose un po’ sportive tipo jeans e con le t-shirt, c’è una selezione all’ingresso rigorosissima.

 

Per l’ultima cena (quindi domenica) suggerisco vivamente un salto al ristorante La casa delle Aie: avete al vostro attivo un week end mondanissimo, due tagliatelle con il ragù non vi faranno male. E’ praticamente di fronte a Villa Papeete, quindi facilissimo, ancora sulla strada statale, non vi potete sbagliare. Se alle Aie c’è casino andate dal Topo, che è poco più avanti e si mangia bene uguale.

 

Traffico: non so quando partite, ma se è venerdì cercate di essere allo snodo di Bologna non più tardi delle 18.00 e se invece stiamo parlando di sabato mattina, cercate di essere sempre in quel luogo non più tardi delle 08.00 perchè altrimenti è un casino. Orari terrificanti per il rientro: dalle 18.00 alle 23.00 (o partite prima o ve la fate by night). Armatevi di pazienza perchè una media Bo-EmmeEmme e ritorno è sempre almeno di tre ore a tratta, in macchina.

 

Mi sembra sia tutto, nel caso sono a vostra disposizione.

Baci e buon divertimento!

 

Poi la party-girl yeppa yeppa è tornata a dormire e io sono andata a fare una lavatrice.

 

LdC

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  1. Non oso pensare a quanti week end della tua vita abbia speso lì…e a quanti soldi ci hai investito.

    Cmq potrei fare la stessa cosa per Marina di ravenna, mi sento solidale…

  2. :-/

    Mi sa che preferisco il motoduck bikers meeting a Campotto Argenta (Fe) dal 16 al 19 agosto.

    Mi sa che per certe cose abiamo gusti LEGGERMENTE diversi.

    Ste

  3. Il mio post era volutamente ironico, spero si sia capito. Confesso comunque di averci passato molti week end e di averci smenato molti soldi, soprattutto. Poi un po’ perché si cresce e vien voglia di fare altro, un po’ perché da qualche anno a questa parte se proprio devo spendere 100€ anzichè andare al Pineta preferisco prendere due biglietti per un concerto o metterli da parte per pagarmi un viaggio un po’ più edificante diciamo che a EmmeEmme non ci vado da un gran bel pezzo. Neanche a Marina, che da quando fanno pagare il parcheggio 7€ ha cominciato a starmi vorticosamente antipatica. Senza contare che il mio moroso odia prendere la coda, per cui quest’estate mi sto ritrovando nelle località più disparate, da Porto Garibaldi al Bacino di Suviana e vi dirò: sto da dio lo stesso. Anzi, pure meglio. Il filmino su YouTube però spezza in due: a EmmeEmme la gente è veramente così. Che tristezza.

  4. Queste erano cose che si facevano quando si era ragazzi, ora un pò perchè non se ne ha + voglia e un pò perchè la vita cambia e tu cresci si preferisce fare altre cose, magari meno di moda, ma al tempo stesso belle e piacevoli, soprattutto se in ottima compagnia…!! ;-)) Luna

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