Il messaggio di mia mamma arriva mentre mi sto ancora preparando per andare al lavoro: nottetempo è mancato un vecchio zio ultranovantenne al quale eravamo tutti molto affezionati.

Ha avuto una lunga, buona e intensa vita, non c’è rimpianto, c’è solo un po’ di tristezza ovviamente.

Poi arrivo in ufficio, accendo il computer e dal solito giro mattutino sui social network, apprendo che una ragazza che conosco tramite la Rete ha avuto nottetempo il suo bimbo.

Trovo che ci sia qualcosa di molto importante e umanamente poetico in tutto ciò.

LdC