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But does Brunetta know that you're at home?

28 Ottobre 2008

Sottotitolo: neanche io mi ammazzo di lavoro ma almeno al mattino mi paleso.

Sotto-sottotitolo: non intendo intraprendere alcuna crociata pro o contro qualcosa, è solo uno sfogo messo qui così.

 

Stamattina pensavo, anziché rompere le palle alle persone perbene che si sono guadagnate con sforzo un posto nella pubblica amministrazione, gente che è stata faticosamente addestrata ad essere così com’è e che, a sua volta, ha addomesticato noi poveri comuni mortali a sapere che non troveremo nessuno disponibile quando ne avremo bisogno, ad aspettarci che lo sportello chiuderà esattamente quando verrà il nostro turno, a rassegnarci del fatto che non troveremo mai qualcuno al telefono o, se lo troveremo, non saprà rispondere alla nostra domanda; noi che siamo diventati esperti in centralini automatici pigiare uno per l’interno due e due per l’interno uno, noi che abbiamo imparato che l’anagrafe non è una scienza esatta… dicevo anziché incaponirsi a sparare sulla croce rossa e a disturbare questi onesti lavoratori io, sul serio, un giorno vorrei invitare Brunetta a farsi un istruttivo giretto qui, nell’azienda dove lavoro.


Azienda privata dove la media del ritardo quotidiano pro capite oscilla tra i cinque e i trenta minuti, dove non si recupera se si tarda, dove anche l’ultimo arrivato sentenzia io esco prima perché fra un po’ piove e sono in motorino, dove si sta a casa se si ha starnutito per tre volte di fila. E soprattutto dove non sempre, di tutto questo, si avvisa. Giuro che ogni mattina, quando accendo il cellulare oppure quando mi collego alla posta elettronica, faccio mentalmente un toto-assenza: cerco di capire, un po’ per gioco e un po’ per rassegnazione, chi avrà marcato visita oggi.


Per la cronaca, neanche a dirlo, il primato spetta alla Trifola, la quale non paga di venire solo due mattine la settimana – il che non comporta uno sforzo epico anche se non si è in perfetta forma – ha visto bene anche oggi di salutare l’allegra brigata e starsene a letto.

Mi spiace ho l’abbassamento di voce si è giustificata per e-mail.
Peccato, sarebbe stata una bellissima occasione per non sentirla parlare.

 

LdC

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  1. Guarda, qua ci abbiamo certi campioni di assenteismo in lungo che te li raccomando. 4 mesi di malattia / 2 settimane in ufficio / 4 mesi di malattia / 2 settimane in ufficio / 4 mesi di malattia, così all’infinito.

    (per la cronaca, alla fine hanno deciso di smantellare il mio gruppo di lavoro e di spostarlo a Bologna: lasciandomi la scelta di andarci anch’io o di fare il responsabile delle relazioni industriali dalla sede di Assago. Sto cercando un altro posto, così posso licenziarmi senza rimpianti…)

  2. Tu lo sai che se dovessi/doveste per qualsivoglia motivo diventare cittadini bolognesi d’adozione, mi farei trovare all’uscita della tangenziale ad aspettarvi con le chiavi della città e il tappeto rosso, vero? :)

  3. C’è gente che qualche giorno marca visita , e c’è chi pur presentandosi tutti i giorni altro non fa che farsi i cazzi degli altri….. è il motivo per cui sceglere delle persone con cui lavorare è la cosa più difficile.

  4. deve proprio essere una azienda grandiosa e dovete avere degli orari fantastici……….se alle 14,41 puoi ancora permetterti di scrivere sul tuo blog….. facci avere l’indirizzo che arriviamo tutti…..

  5. In effetti occuparsi delle risorse umane deve essere un casino. Metti caso: scegli un collaboratore o un dipendente, sembra bravo, sembra rispettoso degli orari, si fa i caxxi suoi… poi un giorno ti accorgi che non sa neanche scrivere la parola scegliere.

  6. Vero, l’uso non costante e continuo della tastiera permette degli errori … che una volta venivano chiamati errori di battitura…….. del resto tranne pochi casi l’essere perfettissimo non è ancora nato…..

  7. a utente anonimo: firmati valà che fai più bella figura…

    vedi io mi firmo:Lerry,qua dentro mi conoscono…

    ne ho le palle piene di chi getta il sassolino e poi nasconde la mano…

    comoda internet eh?

  8. allora?

    ti si sono bloccate le manine sulla tastierina?

    LERRY

    (dio come mi piace provocarli questi)

  9. Guardate che, scherzi a parte, lavorare qui non è affatto male. Però non bisogna guardarsi attorno, questo è il segreto.

  10. Guarda, non mi parlare di queste cose che altrimenti m’infervoro!! nel mio ufficio le mie simpatiche colleghe fanno quello che vogliono, compresi ritardi & co. Inoltre se ne vanno a fumare una mezz’ora ogni due ore INSIEME lasciandomi con tre telefoni che squillano. Oltre il mio, ovvio.

    Perchè non lo faccio anche io? Perchè c’ho la sindrome di Cenerentola. o sono scema, non so.

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